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Villa Valmarana

Appena fuori Vicenza, all’inizio della Riviera Berica, annidata tra le sagome tondeggianti dei Colli Berici digradanti verso il fiume Bacchiglione, sorge Villa Valmarana ai nani. Il nome deriva dagli attuali proprietari, i conti Valmarana, mentre l’aggettivazione “ai nani”, ormai parte integrante del nome, deriva dalle 17 statue collocate sul muro di cinta.

La villa è, in realtà, un complesso di 3 distinti corpi di fabbrica: la palazzina, la foresteria e le scuderie. La palazzina, ovvero il corpo dominicale, è stata eretta per volere del giureconsulto Giovanni Maria Bertolo nella seconda metà del XVII secolo. 

Andrea Palladio

Il terreno su cui sorge la villa rientrava nei vastissimi possedimenti fondiari di Bertolo, il quale – pur trasferitosi per lavoro a Venezia – aveva mantenuto stretti legami affettivi e di interessi con la propria città d’origine, alla quale lascerà le sue preziose raccolte di libri, che negli anni, costituiranno il nucleo fondamentale della Biblioteca civica, che si chiamerà appunto Bertoliana.

Venuto a mancare nel 1707 e non lasciando eredi maschi, lascerà la sua proprietà alla figlia Elisabetta, monaca nel convento di Ognissanti a Padova e, per suo tramite, all’istituto religioso dove ella risiedeva, il quale, per alienazione, aveva venduto la proprietà al conte Giustino Valmarana il 22 settembre 1720.

Andrea Palladio

Ciò per cui questa villa dalla linee sobrie è conosciuta e apprezzata è il tesoro che racchiude: i cicli di affreschi della palazzina – per mano di Giambattista Tiepolo – e quelli della foresteria – realizzati da suo figlio, Giandomenico. Nella palazzina trovano ampio spazio i grandi poemi epici antichi, che tanto avevano confortato il conte Giustino Valmarana dopo la morte della moglie; la foresteria è invece affrescata con temi più attuali (al tempo) come personaggi e animali di stampo naturalistico e bizzarro, capricci, scene campestri, il carnevale, etc.


Andrea Palladio

Addirittura, nell’antica cucina della foresteria, è ospitata la caffetteria di Villa Valmarana, che, a seconda della stagione, ospita gli avventori nelle stanze affrescate e riscaldate dei Putti e delle Architetture, oppure sotto al portico o in terrazza, da cui si gode lo spettacolo della Valletta del Silenzio, di Monte Berico e della facciata settecentesca delle Scuderie della Villa dove visse e lavorò Carlo Scarpa.

Se questo mio breve racconto ti ha incuriosito, contattami per un tour guidato di Villa Valmarana ai nani.

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